
La prima Borsa nasce in Belgio nel XV secolo. Ed è Bruges la prima città, sede della fiera dei titoli che a quei tempi riguardavano le sole merci. La Storia ci narra che la cittadina fiamminga dell’epoca, divenne la piazza di riferimento per mercanti e banchieri. In essa si svolgevano vere e proprie riunioni con l’intento di stabilire quanto valessero le merci oggetto delle transazioni. Veniva stilato quindi un listino e rilasciati titoli che rappresentassero un credito per le mercanzie acquistate, spesso provenienti da siti lontani.
Proprio a Bruges si era intanto trasferita la famiglia di mercanti veneziani Della Borsa. A casa loro e nella piazza antistante ci si riunì per lungo tempo e, sebbene diventato Van der Bourse, sembra proprio che quel cognome abbia forgiato il termine Borsa. Il diffondersi delle Borse propriamente dette si verifica il secolo dopo quando ancora una città fiamminga, Anversa, tiene a battesimo un organo meglio strutturato per lo scopo, provvisto già di un minimo di regolamento. Correva l’anno 1531, quello che in effetti avrebbe originato la prima Borsa nel mondo. Negli anni a seguire, sempre in ambito merceologico e relativa valutazione, nacquero le Borse di Lione (1548), Tolosa (1549), Rouen (1556), Bordeaux (1571).
Parigi, invece, pur disponendo dal 1563 di una piazza comune dei commercianti, deve attendere l’anno 1639 per la creazione della sua prima Borsa di Commercio. Nello stesso anno nasce la figura dell’agente di cambio, che racchiude i profili dei commercianti dediti allo scambio di merci, danaro e titoli. Ma la Ville Lumiere dovrà aspettare fino al 24 settembre 1724, quando un decreto del Consiglio del Re decreterà la nascita della Borsa Valori nella capitale francese. Nel frattempo, nasceva ad Amsterdam, nel 1609, la prima Borsa moderna. La città olandese divenne, con la “caduta” di Bruges e Anversa, il centro d’affari più grande d’Europa.
La Borsa di Londra viene fondata nel 1801. La London Stock Exchange, in inglese, diventa, e lo è tuttora, la piazza finanziaria europea più grande, e tra le prime al mondo, per capitalizzazione. Nel 2007 nasce la London Stock Exchange Group, una Holding con la quale la Borsa della City acquisisce quella italiana di Piazza Affari. Valore dell’operazione, 1,6 mld di euro.
Per Wall Street c’è da dire che è la più grande Borsa Valori del mondo per capitalizzazione (21 mld di dollari). Seconda solo al Nasdaq, per volume di azioni. Sebbene si riporti il 1817 quale anno di istituzione, in effetti già il 17 maggio 1792 veniva redatto il Buttonwood Agreement, l’accordo che in pratica decretò la nascita ufficiale della New York Stock & Exchange Board (la Borsa di New York) formalizzando l’attività dei Brokers.
Nel nostro Paese, la prima fu la Borsa di Venezia, la cui fondazione risale al 1600. Quella di Trieste nasce nel 1775, mentre a Roma viene fondata nel 1802. Seguono poi, fino al 1862, le istituzioni borsistiche di Milano, Firenze, Napoli, Torino, Genova, Bologna e Palermo. L’unica superstite è stata quella di Milano. Per meglio dire, nel 1997, con Decreto Legislativo 415 del 23 luglio ’96, le Borse minori delle altre città italiane si sono fuse in una unica Borsa Italiana con la veste di Società per Azioni. Istituita nel gennaio 1808 con un decreto napoleonico di Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia, la Borsa Valori di Milano ebbe come primo presidente Carlo Ciani, navigato uomo d’affari e del mondo bancario.
Diverse le sedi occupate nella città meneghina. Dal Monte di Pietà a Piazza dei Tribunali, dal Ridotto del Teatro alla Scala a Piazza Cordusio. Dal 1932 la sede si trova a Piazza degli Affari nel Palazzo Mezzanotte. Un cenno, in chiusura ma importante, riguarda la proprietà. Euronext infatti, nell’aprile scorso, la acquisisce dall’accennata Holding della Borsa di Londra, valutandola 4,44 mld di euro. Cassa Depositi e Prestiti Equity ed Intesa Sanpaolo entrano, con un apporto di 579 milioni di euro, a far parte degli azionisti di riferimento del gruppo leader d’Europa, Euronext appunto. L’entusiasmo, nell’ambiente, appare giustificato.